Guida Completa e Definitiva sulla Trigenerazione

Come funziona, quali sono i vantaggi e come implementare un sistema di trigenerazione efficiente e sostenibile
Indice dei Contenuti
- Introduzione alla Trigenerazione
1.1 Definizione di trigenerazione e concetto base
1.2 Differenze principali rispetto alla cogenerazione
1.3 Storia e sviluppo delle tecnologie di trigenerazione - Funzionamento della Trigenerazione
2.1 Descrizione tecnica del processo
2.2 Componenti principali di un impianto di trigenerazione
2.3 Produzione simultanea di energia elettrica, calore e refrigerazione - Vantaggi e Benefici
3.1 Riduzione dei costi energetici
3.2 Efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO₂
3.3 Applicazioni trasversali in diversi settori - Applicazioni Pratiche
4.1 Settori di utilizzo (industrie, ospedali, centri commerciali, data center, ecc.)
4.2 Esempi reali di implementazioni di successo - Aspetti Tecnici e Normativi
5.1 Requisiti tecnici per l’installazione
5.2 Normative vigenti nei principali mercati (Europa, USA, Asia)
5.3 Incentivi e agevolazioni - Costi e Fattibilità Economica
6.1 Analisi dei costi iniziali di installazione
6.2 Stima del ROI (Return on Investment)
6.3 Esempi concreti di risparmio - Innovazioni e Futuro della Trigenerazione
7.1 Nuove tecnologie in fase di sviluppo
7.2 Il ruolo della trigenerazione nella transizione energetica
7.3 Integrazione con fonti di energia rinnovabile - Guida Pratica per l’Adozione di un Sistema di Trigenerazione
8.1 Passaggi chiave per l’implementazione
8.2 Come scegliere il sistema giusto
8.3 Checklist per manutenzione e ottimizzazione - FAQ – Domande Frequenti sulla Trigenerazione
1. Introduzione alla Trigenerazione
1.1 Definizione di trigenerazione e concetto base
La trigenerazione è un sistema di produzione combinata di energia che permette di generare simultaneamente tre forme di energia utili:
- Elettricità
- Calore (energia termica)
- Freddo (energia frigorifera)
In un tradizionale impianto di cogenerazione (CHP, Combined Heat and Power), si genera contemporaneamente elettricità e calore. La trigenerazione (CCHP, Combined Cooling, Heating and Power) si spinge oltre, utilizzando parte dell’energia termica disponibile per produrre refrigerazione (aria o acqua refrigerata) grazie a un sistema di assorbimento o ad altre tecnologie dedicate.
L’obiettivo principale di un sistema di trigenerazione è massimizzare l’efficienza energetica e ridurre al minimo gli sprechi, sfruttando il calore residuo per alimentare un circuito di raffreddamento, oltre che per riscaldare ambienti o fluidi di processo.
1.2 Differenze principali rispetto alla cogenerazione
La cogenerazione produce solo due forme di energia (elettricità e calore), mentre la trigenerazione aggiunge la capacità di raffreddamento. Grazie a questa ulteriore funzione, i sistemi di trigenerazione possono essere impiegati in maniera estremamente flessibile in contesti dove sia richiesta sia la climatizzazione invernale (riscaldamento) sia quella estiva (raffrescamento).
Pertanto, la trigenerazione:
- Si adatta meglio a strutture che hanno esigenze di riscaldamento e condizionamento tutto l’anno.
- Consente di ottimizzare ancora di più l’uso dell’energia primaria, poiché non si “spreca” mai il calore prodotto quando non serve per il riscaldamento, ma lo si sfrutta per la refrigerazione.
1.3 Storia e sviluppo delle tecnologie di trigenerazione
Le basi teoriche della cogenerazione sono state poste già nel XIX secolo, quando si cominciò a utilizzare il calore di scarto dei motori a vapore per il riscaldamento urbano. Con lo sviluppo dei motori endotermici, dei cicli combinati a gas e di sistemi di teleriscaldamento, la cogenerazione si è diffusa ampiamente nel XX secolo.
La trigenerazione si è affermata più tardi, in parallelo allo sviluppo di macchine frigorifere ad assorbimento (basate su cicli termochimici, come il ciclo ad assorbimento di bromuro di litio o ad ammoniaca) e di nuove esigenze nel settore industriale e civile (ad esempio il condizionamento dell’aria nei grandi edifici commerciali e l’utilizzo del freddo per processi di trasformazione). Oggi, grazie al continuo miglioramento delle tecnologie di assorbimento e all’elevata disponibilità di motori e turbine ad alte prestazioni, la trigenerazione è diventata un’opzione solida per ottimizzare i consumi energetici e contenere le emissioni di CO₂.
2. Funzionamento della Trigenerazione
2.1 Descrizione tecnica del processo
Alla base della trigenerazione c’è un primo sistema di produzione di energia elettrica (un motore a combustione interna, una turbina a gas o un motore Stirling, ecc.) che produce energia meccanica poi convertita in elettricità tramite un generatore. Durante questo processo, si genera calore di scarto.
Nei sistemi di cogenerazione, questo calore viene utilizzato per:
- Riscaldare ambienti.
- Riscaldare acqua o vapore da utilizzare in processi industriali.
Nella trigenerazione, parte o la totalità di questo calore di scarto può essere convogliato a un sistema di refrigerazione ad assorbimento (o altra tecnologia frigorifera), che utilizza l’energia termica per produrre freddo. In questo modo, oltre a fornire riscaldamento, è possibile produrre aria o acqua refrigerata per il condizionamento degli ambienti o per processi industriali che richiedono temperature basse.
2.2 Componenti principali di un impianto di trigenerazione
Un sistema di trigenerazione generalmente comprende diversi elementi fondamentali:
- Motore primo o turbina:
- Motori a combustione interna (motori a gas naturale o diesel): adatti a impianti di dimensioni medio-piccole.
- Turbine a gas: spesso usate in impianti di grandi dimensioni per la loro elevata efficienza e capacità di generare grandi quantità di calore e potenza elettrica.
- Motori Stirling o microturbine: tecnologie in crescita, particolarmente interessanti per applicazioni decentralizzate.
- Generatore elettrico:
- Collega il motore (o la turbina) e produce l’elettricità.
- Recuperatori di calore (scambiatori di calore):
- Permettono di catturare il calore dei gas di scarico e/o dell’olio di raffreddamento del motore.
- Sistemi di distribuzione del calore:
- Tubi, pompe, valvole e sistemi di gestione dell’acqua calda o del vapore per l’utilizzo termico.
- Macchina frigorifera ad assorbimento (o altra tecnologia di refrigerazione):
- Utilizza il calore in ingresso per attivare il processo frigorifero, producendo acqua refrigerata o aria fredda.
- Le più comuni sono basate su cicli ad assorbimento con bromuro di litio (LiBr) o ammoniaca (NH₃).
- Sistemi di controllo e gestione:
- Supervisione del carico elettrico, termico e frigorifero.
- Gestione in tempo reale per ottimizzare l’efficienza del sistema (SCADA, PLC, software di energy management).
2.3 Produzione simultanea di energia elettrica, calore e refrigerazione
La trigenerazione si configura dunque come un ciclo integrato:
- Energia elettrica: copre il fabbisogno interno dell’impianto (o della struttura che lo ospita) e/o viene immessa in rete.
- Calore: riscalda ambienti, acqua o viene utilizzato per processi industriali.
- Freddo: grazie alla macchina ad assorbimento, l’energia termica viene convertita in energia frigorifera per raffrescare ambienti o per processi di refrigerazione industriale.
Questa integrazione consente di raggiungere efficienze complessive molto superiori rispetto all’uso separato di caldaie, chiller elettrici e fornitura elettrica esterna.
3. Vantaggi e Benefici
3.1 Riduzione dei costi energetici
Uno dei motivi principali per cui la trigenerazione sta guadagnando popolarità è la riduzione dei costi energetici. Poiché l’impianto utilizza in modo ottimale l’energia primaria (gas naturale, biogas, diesel, biomasse, ecc.), si riduce la quantità di combustibile necessaria per fornire la stessa quantità di energia (elettrica, termica e frigorifera) rispetto a sistemi separati.
- Minor consumo di combustibile = minor costo in bolletta.
- Possibilità di vendere l’energia elettrica in eccesso in rete, laddove le normative lo permettano.
- Riduzione del prelievo dalla rete elettrica, che spesso comporta costi variabili e oneri di sistema elevati.
3.2 Efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO₂
Un sistema di trigenerazione efficiente può raggiungere un’efficienza complessiva anche superiore al 70-80%, a fronte di un impianto termoelettrico tradizionale che può fermarsi al 35-50% (solo elettricità, senza recupero del calore).
L’elevata efficienza implica:
- Meno emissioni di CO₂ a parità di energia prodotta.
- Migliore sostenibilità energetica, riducendo l’impatto sull’ambiente.
- Possibilità di accedere a certificati o incentivi legati all’efficienza energetica e alla sostenibilità (ad esempio i Certificati Bianchi in Italia o crediti di carbonio in altri Paesi).
3.3 Applicazioni trasversali in diversi settori
Gli impianti di trigenerazione trovano applicazione in un’ampia gamma di settori, dal commerciale all’industriale, grazie alla loro versatilità nel fornire elettricità, calore e freddo. L’adozione di questi sistemi è guidata dalla necessità di contenere i costi, ottimizzare i consumi energetici e rispettare standard ambientali sempre più stringenti.
4. Applicazioni Pratiche
4.1 Settori di utilizzo (industrie, ospedali, centri commerciali, data center, ecc.)
- Industrie manifatturiere: Le aziende che richiedono grandi quantità di calore di processo (ad esempio, industrie alimentari, chimiche, farmaceutiche) e che necessitano anche di raffreddamento (per processi produttivi o conservazione) trovano grande beneficio nella trigenerazione.
- Ospedali: Strutture ospedaliere hanno bisogno di energia elettrica, riscaldamento e raffreddamento in modo continuo, spesso 24/7, e possono così ridurre notevolmente i costi operativi.
- Centri commerciali e hotel: Carichi termici e frigoriferi significativi per la climatizzazione. Un sistema di trigenerazione può affrontare la domanda contemporanea di caldo e freddo.
- Data center: Richiedono molta elettricità per alimentare i server e al tempo stesso un condizionamento continuo per il raffreddamento delle apparecchiature. Un sistema di trigenerazione può fornire entrambe le risorse in modo affidabile.
- Aeroporti, campus universitari, centri direzionali: Complessi edilizi che dispongono di un’unica cabina di distribuzione e che necessitano di riscaldamento e raffreddamento in modo centralizzato trovano nella trigenerazione una soluzione energeticamente vantaggiosa.
4.2 Esempi reali di implementazioni di successo
- Aeroporto di Francoforte (Germania): Ha implementato sistemi di trigenerazione per alimentare terminal e servizi di terra, ottenendo un risparmio significativo di combustibili fossili e una forte riduzione delle emissioni di CO₂.
- Ospedale Policlinico in Italia: L’adozione di un sistema di trigenerazione ha permesso di coprire il 70% del fabbisogno termico e quasi il 40% del fabbisogno elettrico, con riduzione dei costi energetici di oltre il 20%.
- Catena di supermercati: Molte catene della GDO hanno installato sistemi di trigenerazione per fornire refrigerazione per i banchi frigoriferi e riscaldamento per gli ambienti di vendita, ammortizzando i costi di installazione in pochi anni.
5. Aspetti Tecnici e Normativi
5.1 Requisiti tecnici per l’installazione
Prima di implementare un sistema di trigenerazione, è fondamentale valutare diversi requisiti tecnici:
- Analisi del fabbisogno energetico: Profilo di consumo di elettricità, calore e raffreddamento della struttura.
- Disponibilità di combustibile: Gas naturale, biogas, biomassa o altri combustibili.
- Spazio e localizzazione dell’impianto: Necessità di un’area dedicata per motori, turbine, caldaie, sistemi di assorbimento, eventuali silenziatori e sistemi di trattamento dei fumi.
- Integrazione con sistemi esistenti: Come si interfaccia il nuovo impianto con la rete elettrica esistente, con gli impianti di riscaldamento e refrigerazione già in uso.
- Sicurezza e accessibilità: Rispetto delle norme antincendio, sicurezza dei lavoratori, accesso per la manutenzione.
5.2 Normative vigenti nei principali mercati (Europa, USA, Asia)
Le normative relative alla trigenerazione e alla cogenerazione in generale variano a seconda del Paese:
- Europa:
- Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che ha sostituito in parte la Direttiva 2004/8/CE specifica sulla promozione della cogenerazione.
- Ogni Stato Membro ha attuato la direttiva UE in modo specifico, prevedendo incentivi e obblighi differenti. Ad esempio, in Italia esiste la qualifica di CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento) e meccanismi di incentivazione quali i Certificati Bianchi.
- USA:
- Politiche di supporto alla CHP (Combined Heat and Power), con piani federali e incentivi statali (ad esempio, alcuni stati offrono crediti fiscali e tariffe agevolate).
- L’Environmental Protection Agency (EPA) promuove la cogenerazione e la trigenerazione come metodi di efficientamento energetico per la riduzione delle emissioni.
- Asia:
- In Cina e Giappone vi sono politiche di spinta verso impianti di cogenerazione e trigenerazione, specialmente nelle grandi città e nelle aree industriali, per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare l’efficienza energetica.
- Alcuni programmi governativi incentivano l’uso di gas naturale o biogas, mentre in altre nazioni asiatiche l’implementazione è ancora agli inizi.
5.3 Incentivi e agevolazioni
A livello globale, molti governi offrono incentivi per l’adozione di sistemi di trigenerazione, tra cui:
- Contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati.
- Certificati di efficienza energetica (ad esempio i Certificati Bianchi in Italia) che permettono di monetizzare il risparmio energetico.
- Agevolazioni fiscali (detrazioni, superammortamenti) per investimenti in impianti di cogenerazione/trigenerazione ad alto rendimento.
- Tariffe incentivanti per l’energia elettrica immessa in rete (feed-in tariff).
È importante valutare fin dall’inizio del progetto la disponibilità di incentivi per abbattere il payback period e migliorare la redditività dell’investimento.
6. Costi e Fattibilità Economica
6.1 Analisi dei costi iniziali di installazione
Un sistema di trigenerazione richiede un investimento iniziale più elevato rispetto a un impianto di sola produzione elettrica o di cogenerazione semplice, per via della presenza della macchina frigorifera ad assorbimento e di un sistema di recupero del calore potenziato.
I principali fattori di costo includono:
- Acquisto o noleggio dei motori/ turbine e del generatore.
- Sistemi di recupero del calore (scambiatori, tubazioni, pompe).
- Macchina frigorifera ad assorbimento.
- Opere civili (locale tecnico, fondamenta, coibentazioni, sistemi di ventilazione).
- Costi di progettazione, installazione e messa in servizio.
I costi possono variare anche in base alla taglia (potenza dell’impianto), al tipo di combustibile e alla tecnologia adottata. In media, per sistemi di medie dimensioni (1-5 MW elettrici), il costo può oscillare dai 1.000 ai 2.500 euro per kWe installato, ma è molto variabile.
6.2 Stima del ROI (Return on Investment)
Nonostante i costi iniziali, la trigenerazione può garantire un ritorno sull’investimento (ROI) interessante, grazie ai risparmi sui costi energetici e agli eventuali incentivi. In molti casi, il payback period di un impianto di trigenerazione può oscillare tra i 3 e gli 8 anni, a seconda di:
- Profilo di consumo energetico (più alta è la richiesta di calore e freddo, più veloce il ritorno).
- Prezzo del combustibile (se l’azienda ha accesso a biogas o a tariffe vantaggiose sul gas naturale).
- Disponibilità di incentivi.
- Dimensionamento ottimale dell’impianto.
6.3 Esempi concreti di risparmio
- Settore alberghiero: Un grande hotel in un’area con clima caldo-umido può abbattere la bolletta energetica fino al 40% grazie all’utilizzo continuativo di riscaldamento dell’acqua, climatizzazione e produzione di energia elettrica.
- Industria alimentare: Un’azienda produttrice di bevande che richiede calore per la pastorizzazione e freddo per la conservazione può rientrare dell’investimento in 4-5 anni.
- Ospedali: Strutture con elevato fabbisogno di calore (sterilizzazione, riscaldamento) e raffreddamento (sale operatorie, reparti) riescono a risparmiare decine di migliaia di euro all’anno.
7. Innovazioni e Futuro della Trigenerazione
7.1 Nuove tecnologie in fase di sviluppo
- Microturbine e motori Stirling: Adatti a impianti di piccola taglia (decine o centinaia di kW). La loro efficienza sta migliorando di anno in anno.
- Motori a fuel cell (celle a combustibile): Possibile evoluzione futura, per ora ancora in fase sperimentale in alcuni Paesi. Offrono altissime efficienze e bassissime emissioni inquinanti.
- Sistemi di accumulo energetico: L’integrazione con batterie o altri sistemi di stoccaggio termico/frigorifero permette di gestire meglio i carichi variabili e di aumentare l’efficienza complessiva.
7.2 Il ruolo della trigenerazione nella transizione energetica
La trigenerazione è ritenuta un’opzione strategica nella transizione energetica verso un sistema più sostenibile e decentralizzato, per diversi motivi:
- Eleva l’efficienza energetica e riduce la dipendenza dalla rete elettrica.
- Facilita l’integrazione con le fonti rinnovabili, ad esempio biogas da impianti di digestione anaerobica, biomasse solide o idrogeno (in futuro).
- Contribuisce alla stabilizzazione delle reti elettriche, fornendo capacità di generazione distribuita.
7.3 Integrazione con fonti di energia rinnovabile
- Biogas e biomasse: Impianti agricoli o industriali possono produrre biogas dai rifiuti organici, alimentando motori a gas per la trigenerazione.
- Solare termico: Il calore prodotto da pannelli solari può integrarsi con il sistema di assorbimento, riducendo il consumo di combustibile.
- Idrogeno verde: Le sperimentazioni in corso mirano a utilizzare idrogeno prodotto da elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili per alimentare motori a combustione interna o turbine dedicate.
8. Guida Pratica per l’Adozione di un Sistema di Trigenerazione
8.1 Passaggi chiave per l’implementazione
- Analisi preliminare dei consumi
- Mappare i profili di consumo elettrico, termico e frigorifero.
- Valutare le ore di funzionamento e i picchi di carico.
- Fattibilità tecnico-economica
- Studio di fattibilità con simulazioni energetiche e calcoli di ROI.
- Scelta del combustibile (gas naturale, biomassa, biogas, ecc.).
- Dimensionamento dell’impianto
- Evitare il sovradimensionamento che porta a inefficienze.
- Garantire un carico di base minimo per sfruttare al meglio la produzione combinata.
- Valutazione dei vincoli normativi e autorizzativi
- Analizzare le norme locali (emissioni, permessi edilizi, urbanistici, sicurezza).
- Richiedere eventuali incentivi e autorizzazioni.
- Progettazione dettagliata
- Definizione layout, tipologia di motore/turbina, sistema di assorbimento, configurazione dei flussi termici.
- Integrazione con le infrastrutture esistenti (reti di riscaldamento/raffreddamento e rete elettrica).
- Installazione e collaudo
- Coordinamento tra fornitori, installatori e operatori della rete elettrica.
- Verifica di prestazioni, sicurezza e conformità.
- Gestione e manutenzione
- Piano di manutenzione ordinaria e straordinaria.
- Monitoraggio continuo dei rendimenti e interventi di ottimizzazione.
8.2 Come scegliere il sistema giusto
- Valutare la taglia in base ai consumi reali: piccoli impianti (fino a 200-300 kWe) o grandi impianti (oltre 1 MW).
- Tipologia di tecnologia (motore a gas, turbina a gas, microturbina, motore Stirling) considerando costi, efficienza e affidabilità.
- Combustibile disponibile: se c’è disponibilità di biogas o biomassa, si può puntare a un impianto rinnovabile.
- Flessibilità e modularità: in alcuni casi, installare più moduli di potenza inferiore (invece di uno più grande) consente una migliore gestione dei carichi.
8.3 Checklist per manutenzione e ottimizzazione
- Manutenzione preventiva su motori/turbine (cambio filtri, olio, controlli meccanici).
- Pulizia e verifica periodica degli scambiatori di calore.
- Controllo di perdite nei circuiti idraulici (acqua calda, vapore, refrigeranti).
- Aggiornamento del software di gestione e ottimizzazione dei setpoint.
- Monitoraggio costante dei parametri di efficienza (rapporto tra energia prodotta e consumi di combustibile) e dei livelli di emissione di inquinanti.
- Verifica dell’adeguatezza delle potenze in base alla variazione dei carichi (se nel tempo cambiano i profili di consumo, potrebbe essere utile un revamping o un ampliamento).
9. FAQ – Domande Frequenti sulla Trigenerazione
- Qual è la differenza tra cogenerazione e trigenerazione?
La cogenerazione produce contemporaneamente energia elettrica e calore; la trigenerazione include anche la produzione di refrigerazione, sfruttando il calore recuperato per azionare un sistema di raffreddamento ad assorbimento. - Quali sono i principali vantaggi di un sistema di trigenerazione?
- Maggiore efficienza energetica (fino all’80%).
- Riduzione dei costi in bolletta.
- Riduzione delle emissioni di CO₂ rispetto a produzioni separate.
- Possibilità di usufruire di incentivi e agevolazioni.
- Che combustibili si possono utilizzare per la trigenerazione?
I sistemi di trigenerazione possono funzionare con gas naturale, biogas, biomassa, diesel o, in prospettiva, idrogeno. La scelta dipende dalla disponibilità locale e dalle politiche energetiche. - Quanto è complessa la manutenzione di un impianto di trigenerazione?
La manutenzione richiede competenze tecniche specializzate, ma non è necessariamente più complessa di un impianto di cogenerazione. È importante seguire un piano di manutenzione preventiva e avere sistemi di monitoraggio continuo. - È sempre conveniente installare un sistema di trigenerazione?
Dipende dal profilo di consumo (necessità simultanee o stagionali di elettricità, calore e freddo) e dal costo del combustibile. È essenziale effettuare uno studio di fattibilità prima di investire. - Quanto spazio serve per un impianto di trigenerazione?
L’ingombro può variare molto in base alla potenza e alla tecnologia scelta. In genere, oltre alla macchina principale (motore/turbina) e al generatore, si necessitano aree per i sistemi di recupero calore, per la macchina frigorifera ad assorbimento e per i serbatoi/linee di combustibile. - Posso vendere l’energia in eccesso prodotta dall’impianto di trigenerazione?
In molti Paesi, sì. Vi sono normative che consentono di immettere in rete l’elettricità in surplus, con remunerazioni variabili (feed-in tariff o scambio sul posto). È necessario verificare la legislazione nazionale e gli accordi con il gestore di rete locale. - È possibile integrare la trigenerazione con impianti fotovoltaici o eolici?
Sì, l’integrazione con fonti rinnovabili è possibile e spesso consigliata per massimizzare l’autoproduzione. Un sistema di gestione intelligente può modulare la produzione della trigenerazione in base alla disponibilità di energia da fotovoltaico o eolico. - Quali sono i tempi medi di ammortamento di un impianto di trigenerazione?
In media tra i 3 e gli 8 anni, variabili in base al grado di utilizzo, al prezzo dei combustibili e agli incentivi disponibili. - Come valutare la taglia giusta per un sistema di trigenerazione?
Bisogna effettuare un’analisi approfondita dei fabbisogni elettrici, termici e frigoriferi. Spesso si sceglie una taglia che copra il carico base per sfruttare al massimo il recupero di calore e il funzionamento dell’assorbitore.
Conclusioni
La trigenerazione rappresenta una soluzione avanzata per la produzione combinata di energia, capace di generare simultaneamente elettricità, calore e freddo, con un’efficienza notevolmente superiore rispetto ai sistemi tradizionali. I benefici in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO₂, costi operativi e flessibilità d’uso ne fanno una tecnologia sempre più adottata in svariati settori industriali, commerciali e civili.
La scelta di implementare un impianto di trigenerazione va però accompagnata da un’analisi tecnica ed economica accurata, che tenga conto del profilo di carico, delle normative vigenti e delle opportunità di finanziamento. Una corretta progettazione, un dimensionamento ottimale e una manutenzione costante sono fattori chiave per garantire il successo dell’investimento.
Con la crescente attenzione verso la sostenibilità energetica e l’efficienza, la trigenerazione giocherà senza dubbio un ruolo di primo piano nel futuro della transizione energetica, contribuendo a creare sistemi più resilienti, sicuri e rispettosi dell’ambiente.
Related Posts
Cogenerazione e trigenerazione: soluzioni per ridurre i costi energetici e…
Soluzioni su misura, risparmio assicurato e riduzione dell’impatto ambientale Indice…